INTERVISTA. Assocostieri: lavoriamo per trasformazione porti in hub energetici multi-commodity

Intervista a Elio Ruggeri, Presidente di Assocostieri

Favorire la trasformazione dei porti in veri e propri hub energetici multi-commodity, in grado di offrire una pluralità di servizi, tra cui il cold-ironing, alle flotte del futuro che saranno alimentate da diversi combustibili. È una delle soluzioni su cui Assocostieri sta lavorando per decarbonizzare i trasporti marittimi.

Ne parla in questa intervista, Elio Ruggeri, Presidente dell’Associazione che rappresenta le aziende e gli operatori del settore della logistica energetica.

“L’unica soluzione immediatamente disponibile per decarbonizzare il trasporto marittimo è rappresentata dal GNL, ormai chiaramente – stando agli order book delle nuove navi – il fuel of choise per questa prima fase del processo di transizione energetica”, spiega Ruggeri, aggiungendo che “il Bio-GNL può contribuire in maniera ancora più decisa alla decarbonizzazione del trasporto pesante e marittimo”.

In questo quadro, secondo Assocostieri, le “CER possano costituire delle realtà estremamente utili per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di efficientamento delle risorse” anche in ambito portuale.

Per questo l’associazione “sostiene la necessità di un intervento normativo che consenta di creare nei porti delle vere e proprie comunità energetiche, coinvolgendo nella loro definizione le Autorità di Sistemi Portuali e consentendo l’accesso in tale ambito alle grandi imprese”.

Quali sono le principali priorità di azione di Assocostieri per le sfide che il nostro Paese dovrà affrontare nel prossimo futuro?

Gli operatori del sistema nazionale delle infrastrutture di logistica energetica rappresentati da Assocostieri – che gestiscono depositi costieri e fiscali (di GPL, Oli Minerali e GNL), terminali di rigassificazione, armatori di bunkeraggio e gestori di reti di distribuzione, produttori di biocarburanti e biometano – forniscono le fondamenta su cui garantire sia la sicurezza delle forniture energetiche che l’evoluzione del sistema infrastrutturale per accogliere le molecole decarbonizzate.

In linea con le loro necessità e iniziative, è possibile sintetizzare in tre filoni principali le linee di indirizzo dell’Associazione:

1. Utilizzare tutta la nostra autorevolezza per assicurare che il necessario processo di decarbonizzazione avvenga in modo pragmatico e non ideologico, superando definitivamente la fase della mono-cultura elettrica. Soprattutto nei trasporti (terrestri, marittimi e aerei) è ormai evidente che il fuel-mix del futuro comprenderà diverse soluzioni: elettrico, biocarburanti, GNL (anche Bio o Sintetitco), e-fuels. A queste, in ambito marittimo, per raggiungere gli obiettivi IMO saranno necessari anche i combustibili tradizionali con l’aggiunta della cattura della CO2 per consentirne la decarbonizzazione al camino.

2. Garantire il nostro impegno di cerniera tra il mondo imprenditoriale e quello delle istituzioni per fornire da un lato il supporto tecnico, amministrativo e istituzionale per lo svolgimento del loro quotidiano dei nostri associati e dall’altro assistere in maniera trasparente e costruttive le istituzioni nello sviluppo del quadro normativo di riferimento.

3. Lavorare per una crescita della base associativa, con particolare attenzione ai gestori di infrastrutture strategiche costiere all’interno dei porti. La nostra vocazione costiera ci ha infatti reso negli anni il punto di riferimento per i temi portuali ed il settore marittimo.

Proprio in considerazione dei porti, come pensa che si possano conciliare queste infrastrutture particolarmente energivore con la necessità di decarbonizzare il sistema dei trasporti?

Le caratteristiche di strategicità delle infrastrutture portuali sono evidenti nell’ambito della catena di trasmissione degli scambi globali (tra i quali le commodity energetiche), soprattutto in un Paese come il nostro che presenta una notevole estensione di perimetro costiero. E’ altresì innegabile che i Porti siano poli logistici ad alto consumo energetico, peraltro in crescita in tutte le proiezioni future.

La soluzione per cui Assocostieri sta lavorando, in sinergia con i propri associati e con le Autorità Portuali, è favorire la trasformazione dei porti in veri e propri hub energetici multi-commodity, in grado di offrire una pluralità di servizi, tra cui il cold-ironing, alle flotte del futuro che saranno alimentate da diversi combustibili.

Alcuni operatori siciliani lamentano l’impossibilità di alimentare le proprie navi con GNL a causa della carenza di depositi dedicati e degli ostacoli posti dalla burocrazia. Quali risposte vi sentite di poter dare in proposito?

L’unica soluzione immediatamente disponibile per decarbonizzare il trasporto marittimo è rappresentata dal GNL, ormai chiaramente – stando agli order book delle nuove navi – il fuel of choise per questa prima fase del processo di transizione energetica.

Assocostieri è l’associazione di riferimento della logistica primaria dello Small Scale GNL, raccogliendo la sostanziale totalità degli operatori che stanno sviluppando il sistema infrastrutturale per consentire la penetrazione del GNL nel segmento del trasporto stradale e marittimo.

Evidentemente siamo al corrente delle difficoltà degli armatori siciliani che, con visione sulle dinamiche del settore e attenzione ai temi ambientali, hanno già acquisito alcune navi a GNL.  Confido però che il sistema Assocostieri sarà in grado a breve di superare gli attuali vincoli: da un lato con l’avvio del servizio di reloading bettoline presso il terminale di OLT e dall’altro con l’arrivo di nuove bettoline GNL attualmente in costruzione.

Sul piano delle regole, Assocostieri ha definito insieme al MIT l’ordinanza-tipo per il bunkeraggio marittimo ship to ship a GNL, che, una volta emanata, costituirà un fondamentale punto di riferimento per il rifornimento di GNL in tutti i porti italiani.

Le politiche in materia di carburanti sostenibili stanno favorendo la nascita di nuovi impianti di produzione di biometano liquefatto. Quali sono i vantaggi che questo prodotto “verde” può apportare al settore dei trasporti nel nostro Paese?

Il biometano è una fonte di energia che, pur presentando di fatto la stessa molecola del metano, presenta un bilancio emissivo neutro e può fornire un notevole contributo al raggiungimento dei target di decarbonizzazione.

Grazie agli impianti di micro liquefazione o al combinato disposto dei servizi di liquefazione virtuale (ndr presso i terminali di rigassificazione di GNL) e al meccanismo delle Garanzie d’Origine, il Bio-GNL può contribuire in maniera ancora più decisa alla decarbonizzazione del trasporto pesante e marittimo.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano una novità nel panorama italiano dei consumi sostenibili. Come valuta le disposizioni normative che sono state introdotte a riguardo? Crede che queste innovative realtà potranno esprimere ulteriori margini di sviluppo?

Come Associazione siamo convinti che le CER possano costituire delle realtà estremamente utili per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di efficientamento delle risorse e auspichiamo una loro applicazione anche in ambito portuale, nell’ottica di una progressiva trasformazione degli scali costieri italiani in hub energetici al servizio della collettività.

Alla luce di queste sfide, Assocostieri sostiene la necessità di un intervento normativo che consenta di creare nei porti delle vere e proprie comunità energetiche, coinvolgendo nella loro definizione le Autorità di Sistemi Portuali e consentendo l’accesso in tale ambito alle grandi imprese.

Intervista di Elena Veronelli